Una scoperta inattesa: spunta affresco trecentesco dietro il Coro della Chiesa francescana
Nel settembre 2021 frate Federico era intento a sistemare alcuni collegamenti elettrici sopra il dorsale del coro, quando ha intravisto la punta di una nicchia in cotto. Incuriosito ha calato un telefonino e ha ripreso delle immagini. Con grande emozione ha ammirato una nicchia contenente il dipinto di un Cristo in pietà.
L’affresco risalente probabilmente al tardo Trecento, per secoli è rimasto nascosto dietro il Coro ligneo della Chiesa di Santa Croce a Villa Verucchio, luogo di culto e di arte, carico di spiritualità, insieme al Convento e al magnifico Cipresso monumentale.
Da subito sono stati interessati i vari enti del territorio (Soprintendenza di Ravenna e Forlì-Cesena) e il Comune di Verucchio.
Venerdì 26 maggio una conferenza stampa ha visto intervenire alcuni enti coinvolti nel progetto di recupero e valorizzazione dell’affresco: la Sindaca Stefania Sabba; Mauro Ioli presidente della Fondazione Carim, da sempre votata “all’attenzione per il bene e per il bello”; Luca Gasparini presidente del Rotary di Rimini, Club che non ha esitato a sostenere il progetto.
L’incarico dell’esecuzione dell’intervento è stato conferito al restauratore urbinate Romeo Bigini.
Accompagnerà i lavori la supervisione dell’architetto Claudio Lazzarini e dello storico dell’arte Alessandro Giovanardi.
L’intervento, che inizia a fine maggio, consiste nello smontaggio di parte del coro.
Si procederà poi alle indagini sull’affresco e al suo restauro. Nel frattempo, si studierà il modo di rendere fruibile la visione del Cristo in pietà.
(video visibile al link https://www.sanmarinortv.sm/news/italia-c7/da-una-casualita-una-scoperta-inattesa-spunta-affresco-trecentesco-dietro-il-coro-della-chiesa-francescana-a241600?v altro video al link https://www.youtube.com/watch?v=Vq3kTINazSY&t=5s ).
Da una casualità una scoperta inattesa: spunta affresco trecentesco dietro il Coro della Chiesa francescana. Lavori di recupero al via, l’intervento durerà circa due mesi.
Silvia Pelliccioni – 27 mag 2023
Un Cristo in pietà dipinto in una nicchia, risalente probabilmente al tardo Trecento, per secoli rimasto nascosto agli occhi dei fedeli e non solo, spunta dietro il Coro ligneo della Chiesa di Santa Croce a Villa Verucchio, luogo di culto e di arte, carico di misticismo insieme al Chiostro del Convento dei Frati Minori e al suo magnifico Cipresso monumentale, nato dal passaggio di San Francesco. Affresco emerso solo due anni fa ma per un caso fortuito: la scoperta si deve a fra Federico Rovarin, allora intento in lavori di manutenzione: “Una grande emozione” – ricorda.
L’iter di sensibilizzazione per riportare l’opera alla luce è stato avviato in primis dal Padre guardiano Bruno Miele che ha subito reso partecipi vari enti del territorio (Soprintendenza di Ravenna e Forlì-Cesena), con il coinvolgimento del Comune di Verucchio e la supervisione dell’architetto Claudio Lazzarini e dello storico dell’arte Alessandro Giovanardi. “Comincia oggi un nuovo capitolo per il nostro convento, già meta prediletta di turisti e pellegrini da ogni parte del mondo” – commenta con soddisfazione la Sindaca Stefania Sabba. Intervento legato al “filo della provvidenza” che non sarebbe stato possibile senza il supporto di Fondazione Carim, da sempre votata “all’attenzione per il bene e per il bello” – sottolinea il presidente Mauro Ioli. Fondazione Carim che ha trovato nel Rotary di Rimini un valido partner nel progetto: “un’azione culturale interessantissima – conferma il presidente Luca Gasparini – che il Club non ha esitato ad appoggiare”. Incarico conferito dai Frati al restauratore urbinate Romeo Bigini.
La scelta – spiega una nota – è quella di operare in loco, smontando parte del coro e schermando l’area dei lavori: con lo svelamento del dipinto, si procederà con le indagini e i relativi lavori di restauro, per finire con la realizzazione di un elemento di protezione scorrevole così da renderlo fruibile. Durante l’intervento, che dovrebbe protrarsi per circa due mesi, la chiesa manterrà la sua attività e, con le necessarie precauzioni e i dovuti accorgimenti, si organizzeranno momenti di visita “in cantiere” e una serie di iniziative, per accompagnare e valorizzare ulteriormente la scoperta e il restauro, che saranno annunciate nelle prossime settimane