Cittadella dista trenta chilometri da Padova. Concentrati sulla città del Santo e spinti dal desiderio di avvicinarci al Santo dei Miracoli. La nostra città ha reso omaggio al Santo con un caloroso saluto e una preghiera per la salute, la pace e la fraternità.
Sul calendario liturgico sono elencate le chiese dedicate ai vari santi, ma manca Cittadella, la cui chiesa è dedicata a Francesco e Antonio dal 1648. Noi frati l’abbiamo celebrata come solennità.
Ogni anno, Cittadella rende omaggio a Sant’Antonio, in parte perché siamo vicini a Padova e per la presenza dei frati. Alle 20:00 ci siamo riuniti nella chiesa parrocchiale per l’Eucaristia, presieduta da padre Federico Righetti, vicario provinciale, insieme al parroco, ai coadiutori e a noi frati. La chiesa era piena. Dopo il saluto del parroco e la lettura della Parola di Dio, padre Federico ha tenuto una riflessione sottolineando l’importanza della Pasqua e dei santi nel vivere il mistero pasquale. Sant’Antonio, con le sue parole e i suoi gesti, aiuta ancora oggi a vivere il mistero di Cristo.
Terminata la celebrazione, è iniziata la processione verso il nostro convento. Padre Federico portava l’ostensorio con la reliquia del santo; il carro, addobbato con drappi e fiori, trasportava la statua di Sant’Antonio. Sul carro c’era anche padre Beniamino, che anima questo momento con preghiere e suppliche. La processione era accompagnata dalla Banda Alpina.
Dalla chiesa parrocchiale, la processione è uscita da Porta Padova e si è fermata davanti all’ospedale per pregare e benedire i malati. La processione è poi ripresa e si è conclusa nel cortile del nostro patronato S. Antonio, oggi usato dalla cooperativa La Goccia. Dopo gli ultimi discorsi e preghiere, la banda ha suonato alcuni brani. Padre Federico ha dato l’ultima benedizione e il sindaco ha sottolineato l’importanza dei frati a Cittadella. Padre Lorenzo, il guardiano, ha ringraziato tutti, in particolare la banda, la protezione civile e gli alpini, per la preparazione e il rinfresco offerto a tutti.