Iniziamo con il termine “sviluppo”. Quando sentiamo questa parola, pensiamo subito a un progresso, a qualcosa che si espande e cresce in modo positivo. Oggi, spesso sentiamo parlare di “sviluppo sostenibile”. Ma cosa significa davvero? La sostenibilità di un processo implica analizzare tutte le sue componenti per valutarne la fattibilità. Non riguarda solo i costi economici, ma anche le risorse umane, le relazioni, l’ambiente e le conseguenze future. Per esempio, se vogliamo capire se una coltivazione è sostenibile, non possiamo considerare solo le materie prime e la produzione, ma dobbiamo guardare a tutta la filiera e alla distribuzione del prodotto.
Ora, anche se ogni sviluppo tende a portare a una crescita, non è detto che sia sempre positivo. Infatti, abbiamo visto che una crescita economica che non tiene conto di tutti questi fattori può portare a disuguaglianze, conflitti e gravi conseguenze globali. Per questo motivo, oggi si parla molto della necessità di una “decrescita”.
Mi sembra utile condividere con voi un decalogo della decrescita, che ci aiuta a capire meglio di cosa si tratta:
1. Cambiare paradigma culturale: adottare un sistema di valori diverso e una visione del mondo alternativa alla crescita illimitata.
2. Vivere meglio consumando meno.
3. Capire l’importanza e la bellezza di rallentare e proteggere la natura, gli animali e l’ambiente.
4. Rifiutare razionalmente ciò che non serve.
5. Promuovere una rivoluzione culturale che privilegi valutazioni qualitative rispetto a misurazioni quantitative.
6. Sviluppare innovazioni tecnologiche che riducono il consumo di risorse, l’inquinamento e i rifiuti.
7. Favorire rapporti umani basati sulla convivialità e la collaborazione piuttosto che sulla competizione.
8. Percorrere la strada della sufficienza consapevole per superare l’abuso delle risorse del pianeta.
9. Ridurre il consumo di beni sostituibili con prodotti autoprodotti.
10. Promuovere il benessere fisico e spirituale collettivo e individuale.
L’obiettivo della decrescita è raggiungere uno sviluppo reale, che includa anche le fasce geopolitiche oggi escluse o sfruttate. La decrescita non significa tornare indietro, ma andare avanti verso uno sviluppo sostenibile, l’unico capace di garantire una vera crescita del bene comune.