Dopo aver celebrato la Regola (1223- 2023),
quest’anno celebriamo anche gli 800 anni del Natale di Greccio.
Fr. Cesare Vaiani, OFM, Definitore generale e membro del Comitato della Famiglia Francescana per l’VIII Centenario Francescano, descrive la peculiarità del Natale di Greccio di san Francesco di 800 anni fa.
Francesco volle celebrare quella veglia nella notte di Natale, nella quale vedere con gli occhi del corpo (come egli stesso scrive) i disagi e la povertà nella quale Gesù ha voluto nascere, e ricostruisce in qualche maniera l’ambiente della Natività di Gesù: una grotta, l’asino, il bue ed un altare posto sulla mangiatoria con del fieno. Ciò che è interessante notare di quella notte è che la celebrazione dell’Eucarestia è al centro, perché secondo Francesco ogni volta che si celebra l’Eucarestia si ripete il mistero dell’incarnazione, perché Dio si fa presente in un pezzo di pane, in un poco di vino, come si è fatto presente nella notte di Betlemme. Per questo motivo nel Natale di Greccio non ci sono delle statue, ma c’è appunto la celebrazione dell’Eucarestia. L’altra bella intuizione del Natale di Greccio è la gioia e la bellezza che Francesco riconosce e ricostruisce della povertà di Gesù: nasce una “estetica della povertà” che fa ammirare quella povertà essenziale come luogo di manifestazione di bellezza. Non la bellezza del mondo, ma una bellezza più profonda e più vera.
Approvazione della Regola e Natale di Greccio: ci può spiegare, a suo avviso, qual è la relazione tra questi due eventi?
Credo che anzitutto si debba essere cauti nell’affermare una relazione temporale e storica tra i due eventi, perché gli esperti ci dicono che certamente la Regola fu approvata dal Papa il 29 novembre del 1223, ma prima che finisse la stesura della Bolla ufficiale e che pervenisse a Francesco, passarono dei mesi (si dice nel marzo del 1224).
In questo caso non ci sarebbe una relazione immediata tra l’arrivo “materiale” della Regola approvata e il Natale di Greccio. Ma possiamo dire che se l’intuizione centrale della Regola è quella di vivere il Vangelo, il Natale di Greccio è una messa in scena, nel senso alto del termine, una drammatizzazione di un episodio centrale dei racconti evangelici. Quella passione di Vangelo da vivere, da rendere concreto, che anima la Regola bollata, che anima tutta la vita di Francesco, si ritrova in maniera esemplare in questo episodio della sua vita.