Sono lusingato perché Gesù mi ha citato come esempio del regno: lo sapete che ha una predilezione per ciò che umanamente sembra insignificante; per questo è stato attratto dalla mia piccolezza.
Ma conosce bene anche l’esito del mio finire sotto terra: non una pianticella, ma un arbusto con tanto di nidi per volatili, una crescita esponenziale. E invita a credere che tale sarà la sorte del regno di Dio: guardando gli inizi, vediamo la sua vita travagliata fin dalla nascita, l’umile fatica di Nazareth, i suoi apostoli semplici pescatori, per finire poi anch’egli sepolto.
Ma il buio scompare alla luce sfolgorante della risurrezione, e inizia una nuova vita per l’umanità intera: un cammino ancora faticoso, ma con la garanzia di un pieno compimento.