Il Signore Gesù invita i suoi discepoli a vigilare non per paura o per essere pronti ad affrontare una minaccia, ma per incontrarlo. Il desiderio di abbracciare l’amato tiene desti e dilata il cuore.

Ogni giorno abbiamo la possibilità di accogliere il Signore: occorre essere attenti ai segni della sua presenza. Poi siamo incamminati ver- so il grande incontro, quando il Cristo glorioso ritornerà per portarci nel suo regno; allora tutta la nostra esistenza è un’attesa, una vigilanza, una speranza di salvezza. Speranza perché non siamo proiettati verso la fine ma verso la vita con Dio e con tutti i fratelli e le sorelle.

Un cuore desideroso e proteso alla comunione è offerta gradita al Signore che ricompensa con un dono oltre le attese: la sua eterna cura materna.