Tre giorni con la Reliquia del sangue di san Francesco comporteranno semplicemente qualche celebrazione in più, qualche impegno in più in Santuario …

La Reliquia con il sangue scaturito 800 anni or sono dalle ferite delle stimmate e raccolto con venerazione da frate Leone arriva a Chiampo venerdì 23 febbraio. L’accoglienza era prevista all’inizio della Via Crucis, là dove un gruppo bronzeo (realizzato da fra Nazareno Panzeri) raffigura il Serafino che abbraccia Francesco e lo avvolge con le ferite stesse di Cristo crocifisso.

E invece no: la pioggia (quella pioggia che poi metterà a disagio Vicenza) cade abbondante; tutto è trasferito nella chiesa del beato Claudio Granzotto, al coperto. La Reliquia è posta là accanto alla croce che poi segnerà le tappe della passione di Cristo. Alla Via Crucis quaresimale nei precedenti venerdì c’era una sessantina di persone; oggi, con la pioggia battente, sono più del doppio: qualcosa le attira.

Tutti desiderano avvicinarsi, fermarsi davanti alla Reliquia per una preghiera, per affidare qualche ferita presente nel cuore e – se fosse possibile – toccare quel panno intriso del sangue di Francesco e attraverso di esso quello stesso delle ferite del Crocifisso. Non mi avvicino con l’apparecchio fotografico, per non violare l’intimità di quanto sta avvenendo nei dialoghi

 da cuore a cuore. Alla sera è presente alla Messa prefestiva nella chiesa parrocchiale, anche lì attesa da una folla molto più numerosa del solito, tanto che i sacerdoti restano benevolmente meravigliati. E la Reliquia vuole godersi così tanto i fedeli della Parrocchia che si dimentica che nella chiesa del beato Claudio la stanno aspettando per cominciare il Concerto della Solidarietà con i cori “El Vajo” e “Voci del Sese”.

Durante le celebrazioni eucaristiche di tutta la domenica, la Reliquia rimane nella chiesa del beato Claudio, posta tra l’altare (dietro al quale si eleva il mosaico di Cristo risorto che si ripresenta ai fedeli con le ferite guarite e guaritrici) e il mosaico di Francesco che – stimmatizzato – canta le Lodi di Dio Altissimo. Di fede. A laude di Cristo e del suo poverello.