Provincia S. Antonio dei Frati Minori

Il Ministro provinciale

 

“Laudato sii” (ma… laudato da chi?)

 

Cari fratelli,

ci sentiamo sorpassati e doppiati continuamente, sul vorticoso circuito dei nostri giorni, da un papa “ex gesuita” ma sicuramente più francescano di noi, con la sua nuova enciclica dal titolo “Fratelli tutti” e a cinque anni dalla promulgazione dalla “Laudato sii”, che è ancora poco definire rivoluzionaria, per il suo proporre un’ecologia INTEGRALE, dentro uno strumentale e globale ciarlare di ”ambiente” mosso prevalentemente dalla preoccupazione utilitaristica di salvarci dai danni causati da noi stessi e derivanti, fondamentalmente, dal fatto di non lodare più, a parole e nei fatti, il solo Onnipotente (nell’amore…).

La “Laudato sii”, in una visione integrale e ben oltre le mode correnti, evidenzia la cura della debolezza (n°10), l’orizzonte della trascendenza (n°11), la comunione per la ricerca di uno sviluppo sostenibile (n°13), gli squilibri indotti da un malinteso progresso (n°46), l’imposizione della denatalità ai paesi poveri (n°50), le datate e interessate posizioni svalutanti la fede (n°62), le logiche predatorie di certa economia (n°109), l’illusione tecnocratica (n°112), la centralità del lavoro (n°124), la lotta alla povertà (n°139), le interconnessioni tra i vari contesti umani (n°141), il miglioramento della qualità di vita (n°147), il perseguimento del bene comune (n°156), il pieno rispetto di ogni persona (n°157), la responsabilità verso le future generazioni (n°159), la questione del disarmo (n°175), la responsabilità della “politica” (n°197), il ruolo centrale della famiglia (n°213), l’esigenza della conversione personale (n°218), l’atteggiamento contemplativo (n°225), la semplicità di vita (n°230).

Ma tutto questo per lodare l’Altissimo! Per non ridurre il messaggio del Cantico ad un vuoto moralismo. Anche noi dobbiamo proporre, senza troppi timori e oltre il politicamente corretto, l’esigenza della lode di Dio. Ciascuno si chieda come. Da parte mia, rilancio una semplice proposta che mi è giunta all’orecchio: visto che quest’anno il 4 ottobre cade in domenica, perché non proclamare, in ogni celebrazione eucaristica, il Cantico di frate Sole che dell’Altissimo “porta significazione”? 

Buona e santa festa di san Francesco a tutti voi, con l’augurio di rincorrere un po’ più da vicino papa Francesco!

 

 

PACE! fra Enzo