Tempo fa era giunta la richiesta di comunicare al foglio di comunicazione “Il cingolo” le iniziative come i presepi e altre che possono costituire un richiamo spirituale per la nostra Fraternità provinciale.
Dallo scorso mio intervento siamo rimasti in 6 frati, 2 sono nella Infermeria che continuano la loro vita di consacrazione con l’offerta della loro sofferenza.
Desidero condividere con voi la gioia di poter, nella nostra povertà, raggiungere qualche obiettivo per la presenza di tante persone che ci affiancano, ci aiutano e ci spronano ad iniziative fatte solo per far conoscere il Signore Gesù vivo e presente nella nostra storia.
Abbiamo ricevuto la visita canonica che ci ha confermati nel nostro cammino sia per gli aspetti spirituali, che per quelli di vita comunitaria, pur spronandoci a guardare anche ad altre realtà che ci presentano molte iniziative adatte al nostro tempo nello spirito francescano. Ed ecco alcune di queste iniziative!
Già la volta scorsa vi parlavo del presepio permanente che è stato quest’anno rifatto con miglioramenti e grande maestria.

Da oltre 40 anni i coniugi perginesi Pio Gadler e Anna Toller realizzano dei monumentali presepi meccanici aperti al pubblico. Dopo aver fondato la sezione perginese dell’Associazione Italiana Amici del Presepio (AIAP), con delle mostre di presepi artistici allestite in molte sale del perginese e, soprattutto, quello nella nostra chiesa. Fin dal 1600, quando arrivò la prima comunità, il Natale è stato festeggiato anche con delle raffigurazioni e all’inizio con l’esposizione di un Gesù Bambino di cera.
Alla fine del 1700, un documento storico cita una richiesta al vescovo di Feltre (dal quale dipendeva religiosamente il convento), per la concessione dell’indulgenza di 40 giorni a coloro che “visiteranno” il piccolo Gesù Bambino esposto nella chiesa dei frati di Pergine. Non si hanno dati certi quando fu la sostituzione con la rappresentazione del presepio; di certo verso il 1930 fu sostituito un vecchio presepio fatiscente con le statue dello scultore Obletter di Ortisei, dono della signora Genoveffa ved. Jobstreíbizer e di un’altra pia persona.
Nel corso dei decenni si sono alternati diversi frati per allestire il presepio nella loro chiesa meta di tanti fedeli dal 1986 ininterrottamente fino ad oggi, sono sempre stati i coniugi Pio Gadler e Anna Toller, coadiuvati da altri volontari e soci dell’Associazione AIAP. Finalmente ai nostri giorni con un progetto del maestro presepista Antonio Pigozzi di Reggio Emilia, accanto agli instancabili Pio Gadler e Anna Toller che hanno realizzato la parte scenografica, con una lavorazione certosina fatta a mano in polistirolo e gesso,
Ora che il presepio è diventato permanente, le statue del 1930 dello scultore Obletter di Ortisei, fatte esclusivamente a mano, possono essere ammirate anche durante l’anno.
«Lo scopo dell’allestimento permanente – spiega Anna Toller – è di valorizzare le statue al massimo e lasciare stabile il presepe, senza doverlo montare e smontare ogni anno. È un dono perché resti alla comunità, ma anche un ringraziamento al Gesù Bambino a cui noi siano devoti perché non pensavamo, nell’arco di tutti questi anni, di realizzare un’opera così impegnativa».
Ma non finisce qui, gli instancabili coniugi Gadler con i loro amici realizzano nella nostra chiesa anche “Diorami” che si riferiscono al periodo liturgico di Pasqua: l”Ultima Cena; la Passione: Gesù nell’ orto degli ulivi – la Crocifissione – il sepolcro vuoto – la Risurrezione; l’Incontro di Gesù con i discepoli di Emmaus; la Pentecoste : la discesa dello Spirito Santo su Maria e gli apostoli.
Il diorama consiste nel rappresentare una scenografia, in questo caso pasquale, dentro uno spazio chiuso (come attraverso lo schermo della televisione). Mentre in tante regioni italiane e all’estero questa tecnica è molto praticata, in Trentino è poco conosciuta e praticata.
Tutto è stato eseguito esclusivamente a mano, con un lavoro certosino da Pio e dipinte dalla moglie Anna con colori a base di pigmenti di terra naturali. I personaggi dell’Ultima Cena e della Passione sono in legno eseguiti dalla famiglia di scultori Heide di Ortisei (val Gardena Bz.) e rivestiti in stoffa. I personaggi di Emmaus e La Pentecoste sono eseguiti pure a mano in das, dipinti e rivestiti in stoffa da Anna Gadler.
I coniugi Gadler tengono a precisare che ogni diorama viene eseguito aprendo la pagina del Vangelo, leggendo e meditando il contenuto, documentandosi bene per cercare di esprimere il più possibile l’ambientazione, i particolari ma soprattutto il messaggio che il brano evangelico vuole mandare ad ogni persona che con fede vuole trovare .

 

Ora desidero farvi conoscere il progetto che sta realizzandosi nel chiostro del nostro convento per iniziativa della Ministra OFS e di suo marito e per farlo vi riporto parte della lettera che ci ha indirizzato:
Carissimi frati del convento francescano di Pergine,
innanzitutto, vi ringrazio di cuore a nome di tutto il Consiglio OFS di Pergine Valsugana per averci concesso lo spazio del chiostro ed averci dato la possibilità di allestire la mostra permanente dei Miracoli Eucaristici del beato Carlo Acutis!
Carlo è stato un ragazzo speciale, innamorato di Gesù Eucarestia, della Madonna e di san Francesco! È salito al cielo alla giovanissima età di 15 anni con una fede incrollabile in Nostro Signore Gesù Cristo, lasciando così a tutti i giovani, e non solo a loro, un esempio gioioso di fede e speranza nel Paradiso che ci attende! Sarà un faro per molti giovani!
Come siamo arrivati al desiderio di diffondere questi miracoli a più persone possibili?
Io le chiamo Dio-incidenze, opera dello Spirito Santo, che agisce continuamente nella Sua Chiesa e prepara il terreno fertile!
La prima Dio-incidenza: i diversi ruoli, che mi sono stati offerti e che con spirito di servizio ho accettato, mi hanno permesso di essere attiva contemporaneamente in diversi ambiti pastorali …
La seconda Dio-incidenza: 3 anni fa ho conosciuto la storia del beato Carlo Acutis proprio poco prima di iniziare a preparare i miei bambini di catechesi al Sacramento della Prima Santa Comunione.
Come non parlarne ai miei bambini con gioia mostrando loro alcuni miracoli Eucaristici per far comprendere che Gesù è vivo e vero in mezzo a noi? E come non proporre loro il Vangelo come compagno di vita?
Sono francescana e desidero vivere il Vangelo ogni giorno in mezzo ai miei fratelli e far conoscere ai miei bimbi e alle loro famiglie la gloria di Dio! Così ho pubblicizzato la vita e l’opera di questo ragazzo meraviglioso, perché era innamorato dell’Eucaristia e faceva conoscere Gesù a tutti!
Terza Dio-incidenza: essendo “sempre en mez come el zobia” in molti gruppi, potevo interfacciarmi con diverse persone e percepire le aspettative nonché le critiche di molte persone nell’ambito pastorale e purtroppo ho udito per ben 3 volte, in momenti diversi, la poca fede ed il dubbio sulla reale presenza del Corpo e Sangue di Nostro Signore nella particola, definita da queste persone: “l’è sol en toc de pan”! Un pezzo di pane???
“Va e ripara la mia Chiesa!” queste parole udite da San Francesco mi sono ritornate subito alla mente, noi francescani dobbiamo aiutare la nostra Madre Chiesa: Dovevo mostrare ai dubbiosi quello che succede in ogni Santa Messa: la transustanziazione è reale, perché Gesù è vivo e vero sull’altare ad ogni Santa Messa!
Subito ho pensato alla mostra di Carlo Acutis, a quel ragazzo speciale ispirato dallo Spirito Santo che aveva girato il mondo fotografando ogni miracolo e ne aveva descritto ogni particolare.
Con mio marito abbiamo preso contatti con l’Eremo delle carceri con l’Associazione Amici di Carlo Acutis che offrono la mostra a chi ne richiede l’utilizzo, ma il noleggio non era possibile, perché era prenotato da molti fino al prossimo anno. A quel punto con mio marito abbiamo deciso di produrla in proprio per il convento francescano dimodoché potesse rimanere in modo permanente e a disposizione di tutti!
Convocato il Consiglio OFS di Pergine abbiamo presentato la possibilità di allestire una mostra sui miracoli Eucaristici ed il Consiglio ha approvato volentieri, abbiamo cercato uno spazio adatto per lasciare in modo permanente in mostra almeno una parte dei tantissimi miracoli avvenuti in tutto il mondo: il CHIOSTRO DEL CONVENTO!

In occasione della sua visita al convento ne abbiamo parlato anche a padre Enzo Maggioni, Ministro provinciale dei Francescani del Nord Italia e a padre Giulio, il Visitatore generale, in occasione del nostro incontro presso il convento ed anche lui, conoscendo il beato Carlo Acutis, ne ha lodato l’iniziativa.
Abbiamo coinvolto anche fr. Cesare Francescotti, abile falegname, che ci aiuta a preparare i listelli di legno per sostenere un’ottantina di pannelli stampati…
I pannelli saranno sostanzialmente divisi in 3 gruppi: Miracoli Eucaristici in tutto il mondo, I Santi mistici e l’Eucarestia, La Madonna e l’Eucarestia
Ci sarà un percorso: l’Italia, l’Europa, il mondo. Sui pannelli verranno stampati i Miracoli Eucaristici, corredati da una cartina che li definisce geograficamente stato per stato, poi ci saranno una decina di pannelli che rappresentano i Santi ed i Mistici dell’Eucarestia ed infine i pannelli dedicati alla Madonna ed il Suo rapporto con l’Eucarestia.
L’accesso sarà gratuito, molti giovani potranno visitarla e poi sarà il Signore a far parlare di Sé con i Suoi Miracoli.
Sono pannelli ben descritti, corredati di foto, uno più bello dell’altro, perché Gesù Misericordioso non si è risparmiato per aiutarci a “vedere” l’invisibile e superare l’incredulità.
La mostra sarà “diffusa”, perché doneremo due pannelli (uno di Carlo Acutis, l’altro di un miracolo Eucaristico) ad ognuna delle undici parrocchie del Perginese e all’Oratorio don Bosco, che resteranno a loro disposizione, ma facendo riferimento alla mostra base, completa, allestita nel chiostro del convento.
Se anche una sola persona si convertisse al vedere questi miracoli, sarebbe valsa la pena di aver dato vita a questa mostra!
Inoltre, la mostra, come ha suggerito anche fr. Pierluigi, guardiano, potrà essere il punto di partenza per futuri incontri, dibattiti o conferenze per approfondire il miracolo dell’Eucarestia, nonché dar vita a visite guidate per fraternità francescane di ogni dove nonché scolaresche o gruppi di giovani.
Grazie infinite al beato Carlo Acutis e a voi frati per tutto quello che ci avete permesso di fare. Che Dio vi benedica! Pace e bene.