Fr. NARCISO CAVAZZOLA
(Giappone) – 20 gen. ’23
Vi consiglio di leggere il libro di Pacifico Sella sui missionari dell’Hokkaido (tra cui anche io). Ho 83 anni, mio fratello Franco sta a S. Giovanni Ilarione (VR) sposato a una donna ucraina. Avevo altri 2 fratelli e 1 sorella.
Partiti in 3 nel 1965 in nave da Genova, in 1 mese arrivati in Giappone, con 2 valigie di dollari per risparmiare sul cambio, dimenticate nel taxi. All’inizio parlavamo inglese, ma poi c’è stato l’apprendimento della lingua in una scuola per missionari, per 2 anni. La mia prima predica in giapponese era corretta nella grammatica ma su base aristotelica razionale e quindi lontana dalla comprensione loro, che è invece sostanzialmente affettiva-sentimentale: ho capito che bisognava nascere di nuovo. Per 10 anni ho copiato la predica da un bollettino che arrivava da Tokyo come sussidio ai missionari; il discorso giapponese non parte da affermazioni ma ci arriva alla fine con altro procedimento. Ideogrammi e concetti astratti es. Bontà = donna con bambino. Le risposte a domande precise sono evasive abitualmente.
Sono parroco di 2 chiese e direttore di un asilo; qui è pieno di neve, finché riesco a fare qualcosa e a guidare resto. I Gaijin, stranieri, incuriosiscono (da giovane una ragazza pensava di sposarmi).
Cinque libri in giapponese pubblicati. Mi dicono di riguardarmi ma poi mi chiedono di fare 1000 cose.