La chiusura è la conseguenza di una visione di insieme sul territorio del Nord Italia, per consentire ai frati minori di portare avanti il proprio servizio in ogni regione con modalità unitarie, ma rispondenti alle diverse esigenze

I sei frati del convento di Sant’Angelo a Milano saranno trasferiti in altre comunità del Nord Italia entro la fine di settembre 2023

Il servizio alla chiesa di Via Moscova continuerà a essere garantito, in forma ridotta, dai religiosi della vicina comunità di Sant’Antonio

La collaborazione tra l’Ordine dei frati minori con i gruppi e le associazioni presenti a Sant’Angelo continuerà per provare a mantenere le attività in essere

Venerdì 21 luglio alle 18:00 assemblea pubblica aperta a tutti presso la “sala rossa” del convento di Sant’Angelo con entrata in via R. Bertoni 5

 

Milano, 20 luglio 2023.

A seguito della fuga di notizie in merito alla chiusura del convento adiacente alla chiesa di Santa Maria degli Angeli, meglio noto come convento di Sant’Angelo (situato in Piazza Sant’Angelo 2 a Milano, in zona Moscova), il Ministro Provinciale dei frati minori del Nord Italia, Fra Enzo Maggioni, unitamente al suo Consiglio, ritiene opportuno puntualizzare alcuni aspetti che hanno portato a questa decisione.

Come primo punto, è importante precisare che da parte della Provincia dei frati minori non c’era alcuna volontà di tenere i cittadini all’oscuro della chiusura del convento di Sant’Angelo. Questo iniziale riserbo è dipeso semplicemente dalle tempistiche necessarie per prendere la decisione corretta. Il presente comunicato stampa testimonia la volontà di fare chiarezza sulle voci circolate sui mezzi di comunicazione.

La chiusura del convento di Sant’Angelo dovrebbe avvenire entro la fine di settembre 2023. Questa decisione è stata dettata da uno sguardo di insieme sul territorio dove la Provincia dei frati minori opera, che corrisponde alla maggior parte del Nord Italia: Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia-Romagna, Trentino, Veneto, Friuli-Venezia-Giulia. L’obiettivo di questa, come di altre chiusure, è garantire un servizio omogeneo in tutte le regioni dove l’Ordine è presente, per non impoverire eccessivamente alcune aree più marginali e per non avere presenze doppie o comunque molto prossime nei medesimi centri urbani. Prima di Sant’Angelo, infatti, negli ultimi 6 anni, sono stati già chiusi 17 conventi in altri luoghi. Questo ridimensionamento, che è una conseguenza della mancanza di nuove vocazioni, è anche un’opportunità per una riqualificazione della nostra missione sul territorio, con una nuova progettazione delle nostre presenze. I sei frati del convento di Sant’Angelo, infatti, continueranno a prestare il proprio servizio in altre comunità del Nord Italia.

La Chiesa di Sant’Angelo, che – lo ricordiamo – non è una chiesa parrocchiale, continuerà a rimanere aperta: le celebrazioni saranno curate dai frati della vicina comunità di Sant’Antonio in forma ridotta, proprio in ragione del ridimensionamento in atto. Anche altre celebrazioni o manifestazioni culturali, che tradizionalmente si tengono nella Chiesa, potranno essere concordate e mantenute. Questo aspetto ha sempre contraddistinto la realtà del convento di Sant’Angelo, dove esiste uno stretto legame tra i frati e varie associazioni che, nel corso degli anni, hanno proposto attività sociali e di carattere missionario con un riscontro positivo da parte dei cittadini. La Provincia dei frati minori si impegna a ricercare le strade migliori per mantenere viva questa collaborazione con i gruppi e le associazioni presenti a Sant’Angelo. A questo proposito, il Ministro Provinciale Fra Enzo Maggioni incontrerà prossimamente queste realtà per raggiungere il suddetto obiettivo comune.

 

Fra Enzo Maggioni, Ministro Provinciale dei frati minori

Dire che da settembre verrà meno la fraternità non significa che verrà chiusa la Chiesa e che non potranno continuare, in modalità da concordare insieme, le attività dei diversi gruppi o associazioni qui presenti da tempo. Ci troviamo tutti in un tempo non facile nel quale, il puntare a tenere a tutti i costi le posizioni per riproporre un passato che va scomparendo, non credo sia molto in sintonia con i grandi cambiamenti culturali in atto nel nostro mondo, e con la sfida che questi pongono ai credenti, chiamati a riconoscersi in quel ‘piccolo gregge’ che non teme, perché legato solo a Gesù Cristo e all’unica vera novità che è il suo Vangelo. Tutto il resto, infatti, è relativo”.

Per rispondere ad altre domande o per ricevere ulteriori chiarimenti in merito alla chiusura del convento di Sant’Angelo, è stata organizzata un’assemblea aperta a tutti per venerdì 21 luglio alle ore 18 presso la “sala rossa” del convento di Sant’Angelo, con ingresso in via R. Bertoni 5.

La segreteria provinciale dei frati minori è a disposizione per altre informazioni all’indirizzo mail: segretario@fratiminori.it