In novembre si terrà l’Assemblea generale, il Presidente della nostra fondazione è un frate australiano, il vicepresidente è locale, io sono economo; avremo 2 professioni solenni, 1 ordinazione, per un totale di 20 professi solenni. Il Ministro generale vuole aiutare a rimettere in moto questa Entità, per ora dipendente da Roma, forse aggregandola alle Filippine.

Tra Papua NG e Isole Salomone ci sono circa 25 diocesi; come Ordine, siamo presenti solo in 2 diocesi, dovremmo andare nelle Isole Salomone. Uscendo dalla nostra casa, abbiamo a destra il villaggio e a sinistra la piantagione di palma di olio; le donne fanno il bucato sulla nostra spiaggia perché c’è una sorgente di acqua dolce che va nel mare. Religioni sull’isola: 50% cattolici, Protestanti di varie denominazioni, con cui si litiga un po’; c’è una certa violenza in città: attacchi ai negozi e autobus, anche alle chiese. C’è stato il coprifuoco, vietato l’alcol, per furti e regolamenti tra gli abitanti per il possesso della terra, io però non sento pericolo intorno a me. Si mangia soprattutto riso, tapioca, patate dolci, ma c’è dell’ottimo pesce, anche io ogni tanto faccio pesca subacquea. Missionario al nero di seppia!! L’ 8 ottobre celebro 30 anni sacerdozio di cui 29 in Papua.

 30 anni di Sacerdozio, una vita dentro la mia vita.
Fr. Gianni ci scrive in occasione del suo 30° di Sacerdozio, l’8 ottobre scorso

É tempo di esami qua in Papua, questa settimana il Grado 10, poi la prossima il Grado 12, quindi il Grado 8. La cosa che accomuna tutti gli studenti è la paura per gli esami, ma c’è una cosa che penso non accada in molti posti: per le prossime 3 settimane dirò almeno 2 messe a settimana per questi studenti di varie scuole e li avrò per la confessione insieme ai loro genitori. Prima di sedersi per gli esami i giovani si confessano e insieme a loro i genitori che vogliono mandare i ragazzi agli esami in pace e chiedono perdono per i loro peccati verso i figli e viceversa. Agli inizi della Chiesa vari scrittori Cristiani dicono che il segno della croce era usato per benedire i vestiti che si indossavano, il cibo che si mangiava, il figlio che partiva, la carrozza coi cavalli, insomma ogni piccola cosa o evento di ogni giornata…beh, qua mi sembra di vivere questi momenti iniziali della Chiesa. Per me aver vissuto qua 29 anni del mio sacerdozio, è un dono grande, altro che studi teologici e spirituali, qua ogni giorno imparo qualcosa e sono felice, perché sono circondato da benedizioni.

Alla fine di ogni Messa non manca mai una benedizione speciale per qualche persona in crisi e per oggetti sacri. Si immedesimano così tanto nelle storie bibliche che credono davvero di esserne parte. Qual è il segreto? Questo vogliono sapere: zappare la terra, cacciare di notte, troppo faticoso, il segreto dei bianchi è la cosa migliore, tanto che a Padre Leone gli rubarono un libro dove pensavano ci fossero le istruzioni per avere tutto senza far fatica. Leone era stanchissimo ma si divertiva un mondo! Adesso comunque, in molte regioni, queste credenze non ci sono più, almeno nelle città e villaggi vicino alla costa. Ma c’è tanta confusione, specialmente trai giovani, su quale sia la verità, chi davvero ascoltare. Nelle mie quattro parrocchie quest’anno abbiamo già avuto vari momenti in cui ho potuto notare quanto desiderio abbiano di sapere la verità. A dicembre avremo ancora altri momenti nell’Avvento, e non aspettano altro. Fino a qualche anno fa la missione consisteva più nel camminare da villaggio a villaggio, insegnare l’ABC della fede. La missione è più complicata, la fede ricevuta deve essere purificata da tante storpiature, un po’ come nelle prime comunità paoline, primi falsi profeti, false dottrine, e tante divisioni. Anche se dovessi morire per la fede, penso morirei cantando come San Francesco.