Il lavoro e le sue implicazioni nella sostenibilità e nell’integrazione.
di Sr Cristiana (monastero di Leivi)

Sono sr. Cristiana del monastero di Leivi e, come alcuni di voi sapranno, dall’inizio di quest’anno con sr. Chiara Lucia di Verona faccio parte della commissione della Provincia di Giustizia e pace e salvaguardia del creato. È un desiderio nato dalla scelta della nostra Federazione (Lombardia, Piemonte e Liguria) di affrontare come tema per il Triennio l’E-cologia integrale e di entrare in un impegno più serio di formazione e conoscenza di queste tematiche. Per la stessa ragione sto frequentando il corso di Diploma in Ecologia integrale della PUA.

Il mese di maggio ci ha dato l’occasione di guardare un po’ al mondo del lavoro per cogliere alcune sfide che è chiamato ad affrontare in ordine alla sostenibilità e all’integrazione. Il tema della sostenibilità è tutt’altro che semplice da verificare, oggi è molto in voga il greenwashing  quindi bisogna essere un po’ abili nel verificare le informazioni che ci vengono fornite e nel completarle con ricerche finalizzate. Un concetto che trova il proprio culmine nell’espressione Responsabilità Sociale d’Impresa (o Corporate Social Responsibility, CSR), introdotta dalla Commissione U

E nel Libro Verde del 2001, nel quale la CSR viene definita come “l’integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate”

. Non sempre è facile reperire questi dati ci si può affi-dare ai siti ad hoc sul consumo consapevole.

L’altro tema che il mondo del lavoro ci presenta è quello dell’integrazione. Segue il tema dell’integrazione delle donne nel mondo del lavoro, garantendo la tutela Abbiamo poi da considerare l’integrazione degli stranieri di cui il nostro paese ha estremo bisogno per alcuni lavori e che è in terribile ritardo come regolamentazione dei diritti e delle pratiche di assunzione.

Come consumatori dovremmo premiare chi, anche in questa direzione, opera in modo conforme alle leggi e ai diritti ovviamente con costi maggiori, apparentemente sconvenienti. Dovremmo celebrare, dunque, la festa dei lavoratori del 1 Maggio con la consapevolezza che tante nostre piccole scelte quotidiane possono cambiare davvero in meglio la qualità della vita di tutti.