L’iniziativa di un Cammino nacque da una semplice constatazione. Varie iniziative avevano prodotto un notevole aumento del numero di fedeli che frequentavano il Santuario di Sant’Antonio, ma i giovani erano pochi. Un Cammino può essere una valida iniziativa, perché assume una valenza quasi sacramentale, con l’immersione nella natura, il silenzio, la fatica fisica. Oltre a questo, esso è percorso soprattutto dai giovani.

L’idea, proposta il 13 giugno del 2018, trovò prontissima accoglienza tra i frati e le autorità comunali e regionali. Miracolo di Sant’Antonio, il percorso inizia a Gemona e arriva a Capo Rizzuto in Sicilia, luogo dello sbarco in Italia del Santo dopo la tentata avventura missionaria. Il progetto fu realizzato in soli 4 anni. Per chi non conosce la burocrazia, il percorso deve essere approvato da ogni singolo Comune attraversato, con apposita delibera. Il cammino deve snodarsi prevalentemente in ambienti prativi e boschivi o, almeno, sterrati. Va inoltre collocata una apposita segnaletica che indichi ai pellegrini il percorso, oltre alle tabelle nelle località di percorrenza. Naturalmente deve esistere anche una traccia GPX, per i camminatori più tecnologici. Serve anche l’inserimento nell’Atlante italiano dei Cammini. Apposite mappe vanno poi inserite nel sito internet del Cammino, e così via.

Con tutto questo, nell’ottobre del 2021, presenti varie autorità (per la nostra Provincia il P. Federico Righetti) il Cammino venne inaugurato ufficialmente. Da allora è stato percorso da qualche centinaio di pellegrini e una grande iniziativa ha suggellato il lavoro fatto: il passaggio di una reliquia di Sant’Antonio lungo tutta la percorrenza, in due momenti distinti.

La partenza del primo tratto avvenne a Gemona, il giorno 11 ottobre 2021. Il Guardiano percorse le prime due giornate di cammino, con la reliquia collocata in un apposito zainetto. Il terzo giorno l’onore spettò al Ministro Provinciale dei Frati Minori Conventuali mentre negli ultimi due giorni alcune suore elisabettine arrivarono al confine con il Veneto. Da lì la reliquia proseguì per Padova, sempre portata a spalla da un consacrato o da una consacrata.

Il secondo tratto iniziò il 30 giugno di quest’anno. Una staffetta di marciatori partì da Capo Rizzuto in Sicilia, con la reliquia portata a spalla sempre da un sacerdote o da un consacrato. In 92 tappe furono percorsi 2.140 chilometri (compreso il primo tratto da Gemona a Padova) con l’arrivo quotidiano spesso accolto dalle autorità cittadine e dalla banda musicale (soprattutto al Sud) e celebrato poi con l’eucarestia. Naturalmente i media nazionali non hanno parlato del pellegrinaggio con la reliquia del Santo, ma la sua benedizione ha attraversato Il secondo tratto iniziò il 30 giugno di quest’anno. L’arrivo a Padova, il 9 ottobre 2022, fu un’apoteosi. Grandissima partecipazione di fedeli e di autorità. La basilica di Sant’Antonio traboccava di persone, anche se, di solito, gli avvenimenti di Dio avvengono nel silenzio.
Adesso sì che al Cammino possono partecipare i giovani. Ma-gari potranno trovare, lungo il percorso, un senso alla vita, una Fede inaspettata.