Sabato 10 ottobre 2020 alle ore 15.30 presso la nostra chiesa di san Francesco in Mantova, fr. Christian Vallarsa ha emesso la sua professione solenne promettendo di osservare la Vita e la Regola dei Frati Minori per tutta la vita.

Questa è la sua testimonianza.

   “Diversi anni fa, quando mi capitava di assistere a delle Professioni Solenni di qualche frate, ne rimanevo sempre colpito e commosso. Quando ho iniziato il cammino di formazione nell’Ordine dei Frati Minori e partecipavo alle Professioni di qualche confratello, mi chiedevo se mai un giorno questo sarebbe potuto accadere anche a me. Quando sabato 10 ottobre 2020 alle 15:25 un mio confratello è venuto in stanza e mi ha detto di andare in sacrestia perché tutto era pronto, ho pensato: “wow, ma allora Signore sei proprio un Padre pazzo e pazzesco”!

“…lei, invece, mi ha cosparso i piedi di profumo” (Lc7,46). Con questa parola di Gesù rivolta al fariseo Simone che lo aveva invitato ad un banchetto, riferita alla peccatrice che gli ha cosparso i piedi di profumo, ho voluto annunciare la mia Professione Solenne. Per me questo passo evangelico manifesta il “profumo” di misericordia che Cristo, nel Suo amore folle per noi, emana con i suoi gesti ed insegnamenti. Questo è quello che la peccatrice ha “odorato” nel profondo del suo cuore e l’ha spinta a compiere un gesto così audace. La misericordia di Dio Padre nel Figlio è un aspetto del volto del Signore che sento fondamentale per la mia vita. Per questo ho voluto che la celebrazione iniziasse con la proclamazione del Salmo 135, tramite il quale in modo ripetitivo e cadenzato viene proclamata la Sua eterna misericordia.

Le restanti letture della celebrazione non le ho scelte io ma la coincidenza, o meglio, la Dio-incidenza! Bello ascoltare il profeta Isaia che parla di un banchetto di festa dove verrà asciugata ogni lacrima a chi spera nella salvezza del Signore. Il Salmo racconta di un Dio-Pastore che accudisce il Suo gregge tenendolo lontano dai pericoli, assicurandogli la Sua grazia e fedeltà. San Paolo assicura che si può vivere ogni situazione che la vita ci presenta, invocando la forza del Signore e proclamando gloria al Suo nome. Il Vangelo invita a coltivare la virtù dell’umiltà, indispensabile per accogliere i doni gratuiti di Dio Padre. Siamo invitati ogni giorno a festeggiare gratuitamente con Lui, seppur nelle fatiche, la vicinanza e la “gelosia” che Lui ha nei nostri confronti. Ma occorre avere l’umiltà di indossare l’abito adatto: coltivare il desiderio di abitudini aperte alla misericordia verso il Prossimo, anche con gesti concreti, e cercare di abitare con fiducia la relazione con Dio.

Un bel programma di vita insomma!!

Il restante della celebrazione è stato un susseguirsi di forti emozioni abitate da un intenso sottofondo di pace. Le parole non riescono ad esprimere quello che ho vissuto durante la Professione e l’intera celebrazione. Sono passate alcune settimane ormai e mi sembra di dover ancora iniziare a digerire tutto questo.

Dopo il momento “mistico” c’è stato il momento “mastico” e di festa, essenziale per rendere tangibile la festa a cui il Signore ci invita nel quotidiano. È stato bello “respirare” la nostra famiglia fatta di frati, terziari, e delle clarisse, sempre vicine con la preghiera. Questa calda atmosfera francescana è stato il motivo maggiore dei ringraziamenti che ho ricevuto da famigliari e amici invitati. Un mio amico poco praticante mi ha confidato: “dopo aver vissuto e gustato questa giornata, capisco di più la tua scelta!”.

Ringrazio di vero cuore quanti si sono adoperati affinché l’intera giornata fosse un momento di gioia e serenità, data anche la pandemia che stiamo vivendo.

Il Signore “cuoco” ci invita al Suo banchetto: indossiamo l’abito bello, la festa è pronta”!

fr. Christian