Scusa, maestro, ma se non sapessi che hai passato la notte in colloquio con Dio penserei che ci hai scelti senza riflettere a quello che facevi!

Hai visto che compagnia siamo? Senza andare a giudicare gli altri, penso a me stesso: un simpatizzante degli zeloti, avvezzi a compiere azioni sovversive contro i romani. E mi fai stare vicino a Matteo il pubblicano, che riscuote le tasse per l’impero…

Eppure ci hai chiamato apostoli, cioè inviati, mandati a rappresentarti in mezzo alla gente. Il mio compagno di viaggio Giuda ti chiederà un giorno come mai tutto ciò sia capitato e la risposta sarà che tutto è frutto dell’amore gratuito del Padre tuo, che entra con te nella nostra storia, cambiandola completamente, e ci donerà lo Spirito santo per mantenere viva in noi questa novità.