La nostra chiesa e la presenza dei frati in Cittadella e dintorni sono conosciuti semplicemente come località san Francesco. Il 2024 è stato un anno particolare avendo celebrato gli 800 anni delle Stimmate di Francesco. Un cammino che ci ha coinvolti tutti nell’assaporare la ricchezza e l’attualità del Santo di Assisi.
Abbiamo vissuto il 4 ottobre con la veglia di preghiera, nella quale abbiamo ricordato solennemente il Transito di Francesco, secondo il racconto di san Bonaventura, ripetendo i gesti della pace e del pane.
Venerdì 4 ottobre, oltre alla messa delle ore 8.00, abbiamo solennizzato la festa con la celebrazione delle ore 17.30. Per l’occasione abbiamo invitato il vescovo di Chioggia, mons. Giampaolo Dianin. Abbiamo avuto il piacere di ospitare anche il vescovo mons. Gianluca Perici, nunzio apostolico in Zambia e Malawi, ospite presso la parrocchia del paese. Ha chiesto lui di venire a concelebrare. Erano presenti i sacerdoti del vicariato con il parroco, don Luca. In prima fila il sindaco e alcuni assessori. La chiesa era ricolma di fedeli. Per la prima volta ho visto la nuova illuminazione, un lavoro eseguito poco tempo fa. Una chiesa vestita a festa.
All’inizio della celebrazione prende la parola il Guardiano, padre Lorenzo, per dare il saluto ai presenti, in particolare ai due vescovi, ai sacerdoti, al sindaco e ai fedeli. Ricorda gli 800 del presepio, della regola, delle stimmate, e il prossimo anno del Cantico di Frate Sole. Anche il vescovo Dianin saluta e ringrazia esprimendo il suo piacere nell’essere ritornato in terra patavina. Nella sua omelia inizia ricordando le parole di Dante nella Divina Commedia riferite a Fra
ncesco di Assisi: nacque al mondo un sole. Un sole che illumina le modalità dell’essere discepoli del Signore come e quanto lo è stato lui che ha creato, allora e anche oggi, una specie di pandemia attorno a sé, nella quale tanti si ritrovano. Lo preghiamo perché questa pandemia possa portare la pace e raggiungere tutto il mondo.
Al termine della celebrazione ha parlato il parroco e ancora il vescovo ha ringraziato per l’opportunità che gli è stata concessa.
Nella tradizione della festa di San Francesco, i frati offrono la cena per i volontari nel servizio della nostra chiesa e fraternità. Con i vescovi e sacerdoti, in un clima di festa, di amicizia e ilarità francescana, accompagnati da una fisarmonica e da un violino, abbiamo conclusa la giornata della festa di san Francesco.