Non fate mercato nel mio tempio dici in un modo forte, che non ti è abituale. Ma il tempio di cui parli sei tu, e con te tutti noi, Chiesa vivente.
Tempio bellissimo quello del nostro corpo, e più ancora quello dei nostri corpi uniti dall’amore vicendevole. Glorioso, immortale, splendido perché vi abita colui che solo è bellezza, e chiede di essere riconosciuto, rispettato, amato.
Insegnami Signore a rientrare ogni giorno in me, come in un tempio silenzioso, traboccante di luce e calore, per stare con te. Ricordami che posso sempre trovarti dentro me, basta che io lo voglia.
Ma insegnami a cercarti anche nei miei fratelli, nella comprensione, nell’aiuto reciproco, nella misericordia. Ch’io ti respiri Signore, come aria pura di montagna o brezza leggera di mare, che il nostro respirarci porti la vita.