Gesù ha una voce inconfondibile. È il figlio di Dio che rivela la verità, il Verbo, la parola liberante, buona, a volte severa, perché espressione di amore.

Ogni sua pecora lo riconosce come pastore buono proprio per il timbro unico della sua voce, per come la cura e la custodisce; così come egli sa riconoscere ciascuna con il suo nome proprio, la sua personalità. Il buon pastore spinge le pecore per farle uscire dall’ovile, cammina davanti ad esse e le conduce sui sentieri della vita. Alle pecore basta un cenno o solo un suono e lo seguono, lasciandosene attrarre, distinguendolo da un ladro che le vuole rubare.

Quale voce noi seguiamo? Sappiamo riconoscere quella vera, eco di quella di Dio, dalla quale possiamo ricevere parole di vita, buone notizie? La nostra voce quali parole trasmette?