Effatà, cioè apriti è uno dei riti del nostro battesimo con il quale ci sono state segnate le orecchie e la bocca pregando perché, al più presto, noi potessimo ascoltare la parola di Dio ed annunciarla.

Se potessimo, se riuscissimo a corrispondere a questa invocazione fatta sul nostro corpo con l’atteggiamento interiore. Ascoltare il doppio di quanto parliamo, anche a proposito della parola della scrittura. Anche san Francesco mette in guardia dal rischio di bramare di sapere le sole parole per spiegarle agli altri e non per vivere lo
«spirito della divina scrittura».

Torniamo al fonte del nostro battesimo e chiediamo: Signore aprici le orecchie e facci ascoltare nel profondo le tue parole; ma donaci anche le azioni e le parole per raccontare la gioia di essere tuoi discepoli amati.