Lo sappiamo bene che noi non siamo Dio, eppure molte volte continuiamo a comportarci come se lo fossimo.
Dio di noi stessi. Capaci da soli di capire quale sia il nostro bene e il modo migliore per raggiungerlo. Quale sia la strada giusta su cui camminare. E ci scervelliamo anche, ci mettiamo d’impegno a escludere Dio dal suo ruolo, a volerci arrangiare da soli come se potessimo essere noi guida ai nostri passi. Così inevitabilmente ci perdiamo, immersi nella confusione che siamo stati in grado di produrre e a quel punto, allora sì, ci ricordiamo di Dio e ce la prendiamo con lui, come se avesse colpa dei nostri fallimenti.
Meglio andare con ordine. Lasciare a lui il primo posto e limitarci a seguirlo. Responsabilità sua dove vorrà condurci. Possiamo star certi che sarà solo per il nostro bene.