Vi ho risparmiato tutti i nomi di cui sono costituito, da Abramo fino al padre di Eliùd, ma non pensate che quel lungo elenco non abbia importanza, poiché ci ricorda la pazienza e la determinazione con cui Dio realizza le sue promesse, con tempi che egli solo stabilisce.
Vi presento solo la mia conclusione, colui a cui tutto il susseguirsi delle generazioni tendeva fin dall’inizio, pienamente inserito della storia umana pur essendo straordinaria la sua nascita. E prima di abitare tra noi, Dio si costruisce una casa nella vergine Maria: la bimba che nasce a Nazareth porterà in sé colui che i cieli non possono contenere.
È un meraviglioso mistero di cui dovete rallegrarvi facendo vostre le espressioni con cui Francesco si rivolgeva a Maria: «Ti saluto, suo palazzo, sua tenda, sua casa!».