Non possiamo negarlo: questo testo di Luca ci sta stretto, molto stretto… Insomma, essere servi inutili non fa molto piacere!
Eppure, questo non significa che il nostro lavoro sia considerato insignificante e vano, semplicemente Gesù desidera indicarci il cammino verso la vera gratuità, che non vanta meriti per ciò che si fa; arrivare a servire il Signore perché lo si ama, senza desiderare altra ricompensa. Così si scopre che la ricompensa più grande e bella è proprio quella di poter essere collaboratori di Dio nella sua opera di salvezza, come scrive, piena di gioia, Chiara d’Assisi ad Agnese di Boemia: «Ti considero collaboratrice di Dio stesso e colei che rialza le membra cadenti del suo corpo ineffabile».