La fede è una questione di tocco.

Nel racconto evangelico poco prima del passo citato abbiamo il racconto della traversata del lago dove i discepoli, spaventati, pensano di vedere un fantasma, ovvero qualcuno che non ha consistenza, che non si può toccare. Mentre ora la folla capisce che in Gesù Dio si può toccare, segno di una relazione concreta, viva, vera.

È il mistero dell’incarnazione: il Signore si mescola con la nostra umanità a tal punto da portare su di sé la sofferenza di ogni uomo. La fede è la porta che permette di accedere alla comunione con il Signore e per sussistere ha bisogno di esprimersi nella concretezza dei gesti.

Non esiste amore disincarnato.