Tra questi due versetti il Levitico pone prescrizioni varie sui rapporti, in particolare con i più deboli.

Vengono evocati comportamenti di bullismo verso i sordi e i ciechi, parzialità nei giudizi in favore dei potenti contro i poveri, di lavoratori non adeguatamente retribuiti, di giuramenti falsi invocando Dio come testimone, di menzogne e calunnie sparse a piene mani.

Leggendo viene da chiedersi se e cosa sia cambiato da allora; verrebbe da dire che non c’è niente di nuovo sotto il cielo. Invece, da allora, una novità c’è stata, una buona novella portata da Gesù che ci ha mostrato la via dell’amore al prossimo.

Tanti, non bisogna dimenticarlo, mettono in pratica le opere di carità… Tanti anche non cristiani, quelli che si stupiranno nel sentirsi chiamare «benedetti dal Padre mio».