Il battesimo ricevuto da Giovanni, i primi discepoli, le nozze a Cana, una piccola sosta a Cafarnao e poi subito in viaggio, sulla strada, a mostrare che i piedi di Dio possono sporcarsi come i nostri.
Contro ogni aspettativa. L’aspettativa di chi, come noi, è abituato a pensare un Gesù troppo Dio e troppo poco uomo e non lo immagina capace di perdere il controllo in tale maniera.
In fondo questa è l’aspettativa di chi ancora non si fida che Cristo possa distruggere il nostro tempio, cioè i limiti, le offese, le ferite che ci portiamo dentro, per ricostruirlo e dargli nuova vita; per farlo risorgere!
Gesù conosce cosa c’è in noi e ci invita a prenderne coscienza, ad affrontarlo con forza per poterlo accogliere. E da lì, risorti, riprendere il cammino insieme a lui.