Oggi veniamo condotti al cuore della religiosità giudaica: all’interno della sinagoga di trova un uomo con la mano paralizzata; si tratta della mano destra, cioè la mano che indica l’azione, la possibilità di lavorare. Quest’uomo non chiede di guarire, ma Gesù lo nota, ne ha compassione, e vuole dimostrare che nel giorno e nel luogo del culto a Dio, l’uomo ha sempre la prima attenzione da parte del Signore.

«Tendi la tua mano», dice Gesù: «Egli lo fece e la sua mano fu guarita». Ma coloro che erano presenti andarono fuori di sé dalla collera.

Il vangelo secondo Luca ci invita di nuovo ad interrogarci sul sabato, per affermare la superiorità della vita sulle norme: Gesù è Signore del sabato.

Guai a noi quando usiamo la legge per giustificare la nostra apatia o indifferenza verso chi ha bisogno.