Vedendo telegiornali, quotidiani e siti d’informazione, pare che Dio non abiti più questo mondo né questa nostra storia.

Il segno che contraddistingue il nostro tempo è quello dello scontro: dire la propria opinione per forza e con forza, imporre la propria versione investendo energie, intelligenza e difendendosi ad ogni costo. Eppure ci sono silenziosi, impercettibili e spesso nascosti, piccoli gesti di bene: il sorriso di un neonato che vede il volto di sua madre per la prima volta, un tramonto che commuove, le sinfonie di Beethoven, popoli che camminano verso la giustizia e cercano la pace.

Beati noi quando, abbassando il volume del nostro orgoglio, sappiamo raccontare e difendere quei germogli di Spirito che sbocciano continuamente nel prato dell’umanità.