Era l’occasione per riscattarmi un po’ agli occhi di Gesù, dopo che mi aveva dato del diavolo tentatore pochi giorni prima, ma anche questa volta è stato un fiasco.
Estasiato dalla visione, avrei voluto che non terminasse: invece eccomi con la faccia a terra, impaurito, avvolto nell’ombra luminosa, per sentirmi dire che non è ancora tempo di vedere, ma di ascoltare; che la quiete della sosta è finita e bisogna riprendere la fatica del cammino. Però scendendo dal monte porterò con me il ricordo di questa luce, nella speranza che continui a brillare anche nei momenti di buio che ci ha prospettato il maestro.
Conoscendo il mio carattere, non è difficile che ne combini qualcun’altra delle mie, ma Gesù sa che gli voglio bene e confido di poter sempre contare sul suo amore e sul suo perdono.