La lettura di Isaia illumina e stana gli atteggiamenti che sono ricordati nel vangelo.

«Se toglierai di mezzo a te l’oppressione, il puntare il dito… allora la tua tenebra sarà come il meriggio» Quello che fanno scribi e farisei è proprio puntare il dito contro Levi e gli altri pubblicani. Gesù sa che sono peccatori, infatti afferma di essere venuto proprio a chiamare loro. Il suo comportamento, però, è l’opposto dell’opprimere con giudizi taglienti che mortificano (portano morte) ed escludono.

Gesù è venuto a guarire, cioè a donare vita alle situazioni che languono nel dolore, nella malattia e nel peccato. Gesù non vuole lasciare nell’esclusione che si fa sempre più profonda ad ogni impietoso giudizio, ma chiama a conversione per includere ogni uomo tra coloro che si sentono amati.