Ottava di Pasqua: la Chiesa ci invita a celebrare per otto giorni il mistero del Signore crocifisso, morto e risorto; non soltanto del Signore risorto, poiché non vi è risurrezione senza che la morte la preceda.

Teniamo perciò nella memoria del cuore questo Agnello, il figlio del Padre e di Maria, condannato e appeso alla croce infamante, questo Agnello obbediente che prendendo su di sé il nostro peccato ha distrutto con la morte il documento scritto del nostro insanabile debito di disobbedienza a Dio.

Gesù, il Figlio che non si è vergognato di chiamarci fratelli e che, con la sua risurrezione, ha riaperto per tutti le splendide porte del paradiso.