Sto riflettendo su quanto ha detto Gesù: facevo parte anch’io di quella folla che seguiva il maestro, cullando sogni di facili successi, finché egli, voltandosi e guardandoci negli occhi, ha chiarito cosa significhi essere suoi discepoli, ha gettato acqua sul fuoco di paglia di un entusiasmo passeggero, pronto a trasformarsi in delusione, dubbio, fuga. Ha prospettato un cammino dove il punto di riferimento è lui, la sua parola, la sua croce.

Che faccio ora? Tirarmi indietro è darmi per vinto in partenza: anche se le spese e i mezzi per costruire la torre della mia vita sembrano andare al di là delle mie attuali disponibilità, penso che se darò il meglio di me stesso con fiducia e perseveranza, lo Spirito che egli ha promesso arriverà al momento opportuno a far quadrare i miei conti.