Giogo: termine che evoca pesantezza, costrizione; un cristianesimo tutto fatica e penitenze.

No, non è questo il vangelo! Il giogo: antico strumento di legno che univa due bestie, di modo che il lavoro di aratura potesse essere ottimizzato in vista di un frutto abbondante. Tutt’ora quando due persone si sposano si dice che diventano «coniugi», dal latino cum-iugo, sotto lo stesso giogo. Per andare in profondità, rendere la terra fertile perché porti più frutto.

Che bello! Esiste un giogo che, se accolto, mi permette di ottenere un raccolto abbondante di vita. È il legno della croce, l’amore di Dio dona- to. Dentro questo abbraccio possiamo arare con fiducia il campo del nostro quotidiano. E ospitare, nel solco, semi colmi di vita.

Così è stato per frate Francesco piccolino.

Così sia per noi!