Ancora la piccolezza al centro del pensiero di Gesù che esprime tutto il suo stupore per come il Padre abbia orientato la sua predilezione.

Oggi, festa di frate Francesco piccolino, contempliamo non tanto chi si fa piccolo, ma chi col passare degli anni ha scoperto che tutti siamo piccoli e poveri. Riconoscere, accettare, accogliere la piccolezza e la povertà come costitutive dell’essere uomini non può che aprire alla stessa meraviglia espressa da Gesù.

Il Padre si fida e affida il suo mistero a noi creature, senza temere le nostre fragilità, i nostri dubbi, le nostre lentezze, i nostri peccati. Anche noi possiamo esclamare con riconoscenza: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai rivelato il tuo amore anche a me che non sono sapiente e dotto, ma piccolo».