Gesù, davanti all’interrogativo dei discepoli di Giovanni, avrebbe potuto ripetere le stesse parole che Dio, in Isaia, ci rivolge oggi: «È forse come questo il digiuno che bramo?».

Farsi belli delle proprie pratiche religiose già ne annulla il senso profondo, ma usarle anche come metro di giudizio sugli altri le rende diaboliche; non nel senso che hanno origine dal diavolo (il divisore), ma che, come lui, sanno dividere in buoni e cattivi, giusti e ingiusti…

«Non giudicate», ma anche non costruitevi misure con cui giudicare ponendovi sempre dalla parte dei buoni, dei giusti, di chi ha in mano la verità. Perché la verità non è qualcosa da mettersi in tasca, ma una persona da seguire: Gesù.