Chi sei tu? Apparso nelle nostre povere vite, la tua parola ha ridato speranza, ha fatto cantare i nostri cuori.
Compi guarigioni: quel lebbroso, il servo del centurione, mia suocera; scacci demoni. Eppure ancora non capisco chi sei. Ci hai chiesto di seguirti: con te ci sentivamo leggeri come passeri nel vento, belli come fiori del campo, al sicuro. Ma poi: una tempesta terribile, onde altissime e tu qui con noi, ma dormi. Svegliati, svegliati Gesù! Non lo vedi? Siamo gente di fede piccola, abbiamo paura dell’imprevedibile crudeltà della vita. Non siamo certi, non ricordiamo che sei tu il vento che sostiene il nostro volo, il sole che ci fa splendere, l’acqua che ci fa vivere.
Perdonaci e comprendici; facci sognare con te, tienici stretti a te, scaldaci con il tuo abbraccio… Forse la nostra piccola fede si farà più forte.