Il tributo a Cesare imposto alle province di Giudea, Samaria e Idumea dai Romani, era motivo di contrasti tra farisei, che non lo accettavano, ed erodiani che invece lo tolleravano perché collaborazionisti del governo imperiale.
Nei cuori degli interlocutori, Gesù legge l’ipocrisia di chi vuole coglierlo in fallo. Egli però con la sua risposta sincera e chiara mette al centro del discorso le vere priorità della vita. L’uomo e tutto il creato appartengono a Dio, con cui relazionarsi e a cui pensare per decidere e compiere scelte quotidiane. Si tratta di mettere un ordine a ogni cosa: chi è più importante per noi oggi?
Apriamo il nostro cuore al Signore perché sappiamo distinguere l’essenziale dal superfluo.