Gesù, nella festa in cui si accendevano grandi lampade nel tempio, si proclama vera luce, quella che le tenebre non hanno vinto, come Giovanni ha scritto nel prologo.
Gesù sostituisce le grandi luci del tempio con la propria luce. Quando sarà il momento e lo arresteranno, allora sarà «il potere delle tenebre», ma non sono i potenti, i capi e le loro guardie a decidere il tempo opportuno. Gesù, in questa occasione, non si sottrae, eppure non lo arrestano perché non è giunta l’ora che appartiene al Padre che lo ha mandato. Sarà lui, la luce, a consegnarsi alle tenebre, così che «a mezzogiorno si farà buio su tutta la terra».
E ancora nel buio camminerà Maddalena per andare al sepolcro a piangere, ma incontrerà la luce sfolgorante del risorto, luce inestinguibile per poter camminare anche in mezzo alle tenebre.