È proprio microscopico il chicco di senape; ce ne vogliono settecentocinquanta granelli per avere un grammo!
D’altro canto la pianta di senape, alle latitudini d’Israele, può raggiungere i due-tre metri di altezza. Non molto rispetto alle grandi querce, ma non poco rispetto agli ortaggi. Della senape si usa praticamente tutto: le foglie si cuociono e si mangiano, i semi diventano spezie che conoscono anche un uso medico. E pure gli uccelli ne sono ghiotti! Insomma, una pianta che si dona tutta!
Ecco perché mi piace pensare a questo albero come forma dell’ospitalità offerta; è un po’ il mio sogno: essere un uomo ospitale. Lasciare che Dio prenda la mia piccolezza tra le sue dita e la getti nel terreno dell’umanità. Perché diventi spazio di ristoro e grembo di misericordia per molti.