Le azioni che compiamo, i gesti che facciamo, hanno una valenza espressiva e una forza simbolica molto più efficaci delle parole che diciamo.

Il mangiare insieme crea comunione, famigliarità, intimità tra i commensali; esprime un desiderio di condivisione e di amicizia, rinsalda vincoli fraterni, dice la gratuità e la generosità dell’amore.

È ciò che viviamo anche nel pasto eucaristico, in cui celebriamo l’amore che il Signore ha per ogni uomo. Il vangelo ci raccomanda di invitare alla nostra tavola chi non ha da ricambiarci, per ricordarci che l’amore è gratuito, disinteressato. Questo è ciò che ci ha insegnato Gesù con la sua vita, ed è l’eredità che ci ha lasciato e che ci chiede di vivere con semplicità ogni giorno.