In questo episodio, l’unico dei vangeli con protagoniste due donne, la presenza di Dio entra in una casa che diventa, come il tempio, luogo di lode, benedizione e profezia.

Il saluto di Maria è carico della voce che, grazie allo Spirito, sta prendendo carne in lei; lo Spirito raggiunge e riempie Elisabetta svelandole quanto Dio ha operato nella giovane cugina: con linguaggio liturgico benedice Dio, mentre Maria profetizza che ella sarà la benedetta fra tutte le donne. In Maria le parole meditate nelle pagine della scrittura diventano parole profetiche. L’onnipotente, il cui nome è santo, continuerà a guardare i suoi figli fino ai confini del mondo e del tempo e farà ancora grandi cose con una predilezione particolare per i piccoli, i poveri, gli umili, ricordandosi della sua misericordia.