In questo ultimo giorno dell’anno civile ci sentiamo sollecitati a volgere lo sguardo indietro, per tentare un bilancio del cammino percorso. Ma quale criterio ci muove nel valutare lo scorrere dei giorni? Sotto quale luce giudichiamo i fatti accaduti, le nostre azioni, le nostre omissioni?

Il prologo del vangelo secondo Giovanni, che abbiamo ascoltato anche nel giorno di Natale, ci offre la sola prospettiva feconda da abbracciare: la luce vera, che illumina ogni uomo, i suoi giorni e le sue vicende, è la carne del Figlio, la sua pienezza di umanità.

La sua vita donata, che è grazie e verità, e che ci dà il potere di diventare figli di Dio, ci offre anche l’unica misura con la quale valutare ogni istante.