Il figlio che ci è nato, quando io e Sara eravamo alle soglie della vecchiaia, ha ricevuto il nome di Isacco: Dio ha sorriso.
Anche noi abbiamo riso di gioia, dopo che in precedenza il nostro sorridere era stato piuttosto un segno di scetticismo all’annuncio che saremmo diventati genitori così avanti negli anni ed avvizziti! Eppure eccolo quel bimbo a lungo atteso, e questa sua nascita avvalora anche le altre promesse legate all’erede: la discendenza, la benedizione, il Messia. Anche se da lontano, vedo la sua presenza nella storia del mondo: dopo di me, ma anche prima di me.
Io sono un comune mortale, lui è Io Sono, e basta: il Dio fedele e liberatore, il Figlio rivelatore del Padre, il Figlio dell’uomo innalzato che dona lo Spirito senza misura. Ho proprio un buon motivo per gioire.