Lo avevo ascoltato volentieri e, anche se spesso provavo turbamento, nutrivo per quel profeta, franco e radicale, stima e ammirazione. Ogni volta che udivo la sua parola, infatti, sentivo nascere nel mio cuore il desiderio di autenticità; riflettendo con calma, infatti, non potevo che dargli ragione.

Quel giorno però, gli eventi mi hanno travolto e ho agito da burattino scriteriato, manovrato da quella donna, che mal sopportava gli interventi del Battista, e dai miei cortigiani. Ma quando la testa del Battista fu davanti ai miei occhi, ne provai vergogna. Non potevo credere. I miei occhi si riempirono di lacrime e, trattenendo il respiro, fuggii via.