A chi è ormai abituato a dimorare tra le tombe, con le catene ai piedi e nel costante turbamento del cuore, una distratta parola di commiserazione non può certo bastare. Gesù vuole fare verità dentro quell’uomo solo e abbandonato, per cui non ha paura di rivolgersi direttamente al buio che abita il suo intimo.
In questo modo arriva a toccare le profondità del cuore e riconoscere nel suo male una forza che è solo apparentemente invincibile.
Apertosi quindi uno spiraglio di luce, un uomo nuovo emerge dai sepolcri della propria vita passata, e da aspirante discepolo è subito inviato come gioioso testimone della misericordia di Dio.