Nel contesto storico dei vangeli una donna vedova era costretta a vivere povera e indifesa, priva della protezione del marito, esposta ad ogni pericolo. La profetessa Anna affronta questo destino rifugiandosi in Dio, scegliendolo come suo scudo, servendolo notte e giorno senza allontanarsi mai dal tempio.
È questo il segreto che rende vigilante il suo cuore. Diversamente da Simeone, che si reca al tempio mosso dallo Spirito, Anna dimora costantemente nella casa del Signore, e la familiarità con le parole dei salmi, la docilità alla pedagogia dei riti la preparano giorno dopo giorno, con naturalezza, alla venuta del Signore.
Per questo Anna riconosce prontamente la sua presenza e dalle sue labbra sgorga la parola della lode e di una testimonianza piena di gratitudine.