Gesù sta parlando ai discepoli durante l’ultima cena e dona loro la sua pace.

Tipicamente quando si parla di pace si pensa ad una situazione di tranquillità, di assenza di conflitto; una condizione dove è possibile vivere senza essere disturbati. Tuttavia, l’etimologia della parola “pace” non indica questi significati ma l’immagine della corda. La pace non è quindi una situazione di solitudine ma è relazione. Gesù offre una corda relazionale che ci lega a lui. Dentro al cenacolo Gesù indica ai discepoli che quello che vivrà sulla croce è questa corda che devono afferrare. L’invito di pace è concretizzato e rinnovato con l’apparizione nel cenacolo dopo la risurrezione.

In questo tempo di Pasqua rivolge anche a noi questo invito: «afferra la corda che ti offro per stare nel mio amore».