Gesù si trova a Nazareth, tra i suoi parenti e i compaesani, e proprio qui si scontra con l’incredulità: per chi lo ha visto crescere non è possibile accettare che Dio si manifesti così, in un uomo come altri.

È la difficoltà che anche noi abbiamo ad accogliere il Signore nella semplicità della nostra vita quotidiana, attraverso una comunità ecclesiale magari piena di difetti, e negli avvenimenti ordinari della giornata. Eppure il Signore ha scelto la via dell’incarnazione, ha scelto di sposare la nostra umanità così come è, e ci chiede di credere che proprio lì egli possa agire.

Ciò che ci rende veramente familiari di Dio non sono le pratiche religiose o il conoscere il catechismo a memoria, ma la fede che ogni giorno siamo chiamati a vivere nella concretezza della nostra quotidianità.