È il tempo del silenzio. Dopo gli avvenimenti sconvolgenti rivissuti nei giorni scorsi, oggi è lasciato spazio al riposo, quasi fosse necessario prendersi del tempo per metabolizzare l’accaduto.

Succede così anche nella nostra vita: dopo giorni di lutto o di sofferenza, sembra esserci un tempo in cui tutto si placa. Questo che ci è dato non è spazio inutile, al contrario è occasione per fare memoria; in questo giorno ci accompagna Maria, che ai piedi della croce sta muta e che, come ci raccontano i vangeli dell’infanzia, di fronte a ciò che vede «medita nel suo cuore». È il tempo dell’attesa.

Non viviamo un vuoto, ma una tensione: è l’essere pronti a cogliere il seme che germoglia, la pasta che lievita.

È il preparare il cuore al grido che squarcerà la notte: «Il Signore è risorto!».