Gesù viene osservato dai capi dei farisei ma in realtà è lui che sta veramente guardando.

Oggi ci invita a coltivare l’umiltà. Perché lui guarda agli umili, a coloro a cui basta essere invitati per essere felici, a coloro la cui semplicità si vede dagli occhi, a coloro che sanno il valore di un sorriso, a coloro che conoscono la vita e si fanno plasmare da essa, a coloro a cui lui sussurra «amico».

Non è la falsa umiltà di chi si mette in fondo perché così sarà chiamato davanti, ma è l’umiltà che ci insegna lo stesso Signore Gesù, quella di sentirsi figli bisognosi del Padre, quella di sentirsi sempre in cammino e alunni della vita. Quella umiltà che ci consente di dire: «Avvenga per me secondo la tua parola».